Trastuzumab adiuvante per 6 mesi versus 12 mesi nel tumore mammario in fase iniziale: studio PHARE
Nel 2013, l'analisi ad interim dello studio PHARE ( Protocol for Herceptin as Adjuvant therapy with Reduced Exposure ) non ha potuto dimostrare che 6 mesi di Trastuzumab ( Herceptin ) in ambiente adiuvante fossero non-inferiori a 12 mesi.
E' stata riportata l'analisi finale pianificata in base al numero prespecificato di eventi che si sono verificati.
PHARE è uno studio randomizzato in aperto di non-inferiorità di fase 3 su pazienti con tumore mammario in fase precoce HER2-positivi di confronto tra 6 mesi e 12 mesi di trattamento con Trastuzumab in concomitanza o in seguito a chemioterapia neoadiuvante o adiuvante standard.
Lo studio è stato condotto in 156 Centri in Francia. I pazienti eleggibili erano donne di età pari o superiore a 18 anni con adenocarcinoma mammario non-metastatico, operabile, istologicamente confermato e con linfonodi ascellari positivi o linfonodi ascellari negativi ma con un tumore di almeno 10 mm.
Le partecipanti dovevano aver ricevuto almeno 4 cicli di chemioterapia per questo tumore al seno e aver iniziato a ricevere il trattamento adiuvante con Trastuzumab.
Le pazienti eleggibili sono state assegnate in modo casuale a 6 mesi o a 12 mesi di durata della terapia con Trastuzumab tra il terzo e il sesto mese di Trastuzumab nel setting adiuvante.
La randomizzazione è stata stratificata per trattamento con chemioterapia concomitante o sequenziale, stato del recettore degli estrogeni e Centro di cura.
L'obiettivo primario era la non-inferiorità nella popolazione intention-to-treat nel gruppo di 6 mesi in termini di sopravvivenza libera da malattia con un margine di rischio prespecificato di 1.15.
Sono state arruolate 3.384 pazienti e sono state assegnate in modo casuale a 12 mesi ( n=1.691 ) o 6 mesi ( n=1.693 ) di Trastuzumab adiuvante.
Una paziente nel gruppo di 12 mesi e 3 pazienti nel gruppo di 6 mesi sono state escluse, quindi 1.690 pazienti in ciascun gruppo sono state incluse nell'analisi intention-to-treat.
Ad un follow-up mediano di 7.5 anni, sono stati osservati 704 eventi rilevanti per la sopravvivenza libera da malattia ( 345 nel gruppo di 12 mesi, 20.4%, e 359 nel gruppo di 6 mesi, 21.2% ).
L'hazard ratio corretto per la sopravvivenza libera da malattia nel gruppo di 12 mesi rispetto al gruppo di 6 mesi è stato pari a 1.08 ( P=0.39 ).
Il margine di non-inferiorità è stato incluso nell'intervallo di confidenza al 95%.
Nessuna differenza negli effetti relativi alla durata del Trastuzumab è stata trovata nei sottogruppi.
Dopo il completamento del trattamento con Trastuzumab, nel corso del tempo si sono verificati rari eventi avversi e l'analisi di sicurezza è rimasta simile alla relazione precedentemente pubblicata.
In particolare, non sono stati riscontrati cambiamenti nel confronto della sicurezza cardiaca e solo 3 casi aggiuntivi in cui la frazione di eiezione ventricolare sinistra è diminuita a meno del 50% sono stati riportati nel gruppo di 12 mesi.
Lo studio PHARE non ha mostrato la non-inferiorità di 6 mesi rispetto a 12 mesi di Trastuzumab adiuvante. Pertanto, la durata standard del Trastuzumab adiuvante dovrebbe rimanere di 12 mesi. ( Xagena2019 )
Pivot X et al, Lancet 2019; 393: 2591-2598
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